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Visualizzazione dei post da 2015

Un pensiero sui " Ricchi nello Spirito " e le divisioni nelle comunità

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17  Mi raccomando poi, fratelli, di ben guardarvi da coloro che provocano divisioni e ostacoli contro la dottrina che avete appreso: tenetevi lontani da loro.  18  Costoro, infatti, non servono Cristo nostro Signore, ma il proprio ventre e con un parlare solenne e lusinghiero ingannano il cuore dei semplici . Rom.16 E non c'è proprio niente da fare, sin dalla nascita della Chiesa, da subito, il demonio ha iniziato attraverso i "ricchi nello spirito" a seminare zizzania e divisione.  Anche Papa Francesco più volte è intervenuto sull'argomento: Per qualificare una comunità cristiana in questo senso — ha specificato Papa Francesco —  «dobbiamo domandarci come è l’atteggiamento dei cristiani? Sono miti, umili? In quella comunità ci sono liti fra di loro per il potere, liti per l’invidia? Ci sono chiacchiere? Allora non sono sulla strada di Gesù Cristo». La pace in una comunità, infatti, è una «peculiarità tanto importante. Tanto importante perché il demo...

L’animazione della lode nei gruppi RnS

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                                                    la lode carismatica Certamente non mancano validi testi di catechesi sull'argomento, ma come sempre, temo che a leggerli siano sempre in pochi, e poi sempre di più, ci stiamo convincendo che ormai queste cose le sappiamo a memoria.  Unico problema e che tra il dire e il fare c'è di mezzo il nostro io, che non sempre ci guida nella giusta maniera o meglio non permette allo Spirito stesso di farci guidare. Non mi stancherò mai di ripetere, che il dono della lode ispirata è un carisma , e che , ahimè non tutti hanno, e vi assicuro che quasi mai hanno i fratelli del pastorale di servizio, che sono chiamati al governo del gruppo e non alla occupazione di tutti i ministeri. Scusate se sembro polemico sull'argomento, ma il 50% dei problemi che sorgono all'interno delle comunità è proprio dovuto a ques...

A PROPOSITO DI GIUSTIZIA

Può succedere a volte, di essere fraintesi in alcuni nostri comportamenti, ed in base ad alcune vicende della vita, magari venga filtrata un interpretazione non del tutta veritiera sui nostri comportamenti sociali. Ognuno di noi forgia il proprio carattere e i propri principi, in base al territorio in cui si cresce, sicuramente inficiato dalla famiglia ma anche dalla scuola, in pratica l'ambiente in cui veniamo su, diventa la base del nostro essere, del nostro modo di agire e di pensare. Poi, magari, come per me, l'incontro con Cristo e il fare un cammino spirituale, ti arricchisce di valori è correggere quei tratti caratteriali che comunque vanno allo scontro con la Parola di Dio. Fatta questa premessa, ci sono persone come me, che mal sopportano le cose ingiuste, sia sulla pelle degli altri e a maggior ragione sulla mia. A tal proposito voglio raccontarvi un fatto successo nella mia vita, intorno al 1995, a causa di aver prestato i miei requisiti commerciali a persone a m...

"Le cinque fedeltà dei pastori del Rinnovamento" Padre Matteo La Grua

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"Le cinque fedeltà dei pastori del Rinnovamento"      Padre Matteo La Grua   “Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”:  è il primo pronunciamento politico di Gesù. L’altro lo dirà più avanti a Ponzio Pilato. Gesù, con questo pronunciamento riconosce l’autorità politica e dice che a questa autorità bisogna obbedire: bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare. Ogni autorità viene da Dio, a prescindere che questa autorità venga esercitata da Ciro o da Cesare: Ciro e Cesare sono ministri di Dio e chi obbedisse a Cesare o obbedisse a Ciro obbedirebbe a Dio. E deve essere dato a Cesare quello che è di Cesare, perché la moneta porta l’immagine di Cesare, l’iscrizione di Cesare. Ma c’è un altro momento e siamo noi, noi che portiamo l’iscrizione di Dio, la firma di Dio, l’immagine di Dio. E’ su questo punto che noi fermiamo la nostra attenzione: sull’autorità. Anche nei nostri gruppi c’è l’autorità rappresentata, nei gruppi del Rinn...

I SINTOMI DELLE PRESENZE MALEFICHE Don Raul Salvucci - Esorcista

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I SINTOMI DELLE PRESENZE MALEFICHE Don Raul Salvucci - Esorcista Il píù grande problema che dì secolo in secolo ha turbato i sonni di chi intende occuparsi di queste realtà è comunque quello dì  Capire come e quando  Si può raggiungere la certezza che ci siano realmente realtà spiritiche o non si tratti invece di autentiche malattie. E' questa difficoltà di fondo che induce molti a dubitare dell'esistenza di questa realtà, scaricando ingiustamente tutto sulle malattie mentali o nervose. Avendo con la mia esperienza di oltre venti anni seguito direttamente, e a volte per lungo tempo, migliaia di casi, ho potuto raccogliere ricorrenti e costanti indicazioni per poter offrire alle persone sofferenti alcuni punti che ritengo validi e sicuri per la diagnosi delle presenze malefiche. Le mie indagini non sono basate su intuizioni particolari, di cui sono assolutamente dotato, e neppure su particolare sensibilità che consenta, tastando il corpo del pazi...

ANIMATORE, CHI SEI ? (da un’idea di Don Mario Pancera) - per ricordarci anche di chi ci ha preceduto

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“Uno che è immerso in Dio” Non uno che parla, un cembalo sonante…………… Neppure uno che sa fare: tutti facciamo troppo e troppe cose. Ma, uno che è immerso in Dio. Non però uno che prega, sarebbe poco; neppure uno che sta davanti a Dio: non sarebbe cristiano. Ma, uno che è immerso in Dio, uno che conduce e precede i fratelli alla consapevolezza di essere in Dio, e li aiuta ad immergersi in Dio. Uno che aiuta i fratelli a conservarsi nella comunione con Dio Padre e a vivere la sottomissione a Gesù Signore mediante il costante ascolto della voce dello Spirito Santo. “Un servo che serve pregando” Partendo dalla parabola della vite e dei tralci: se il tralcio non è unito alla vite è sterile e muore. Gesù dice:  “Ogni tralcio che non porta frutto, (Dio) lo monda, perché porti maggior frutto………come il tralcio non può portare frutto da sè stesso, se non rimane nella vite, così nemmeno voi, se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci………chi rimane in me ed ...

Esortazione al Servizio Pastorale RnS

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Partiamo da una realtà incontrovertibile, in ogni comunità risiede una profezia,   che la stessa comunità deve saper assumere e incarnare, ma che, comunque, non prescinde   mai dalla realtà umana che la caratterizza. In parole semplicissime, il Signore ha un progetto per ogni   comunità, in base alle caratteristiche delle persone che la formano, e tra di queste, ha già scelto le persone che saranno il tramite per la realizzazione di questo suo progetto. Pertanto la prima cosa che bisogna evitare, e quella di pensare di non essere adatti a ricoprire un incarico pastorale, o di non avere sufficiente formazione, o pensare di non poter dedicare tempo sufficiente all’incarico. Tutto sbagliato, le persone che lo Spirito sceglie, hanno tutto, il Signore le sceglie perché adatte, e perché penserà  Lui a renderle capace e quindi ad appianare tutte le difficoltà. Lo Spirito non fa ma nulla di sbagliato, piuttosto siamo noi che sbagliamo a volte prima di ess...