L’animazione della lode nei gruppi RnS
la lode carismatica
Certamente non mancano validi testi di catechesi sull'argomento, ma come sempre, temo che a leggerli siano sempre in pochi, e poi sempre di più, ci stiamo convincendo che ormai queste cose le sappiamo a memoria.
Unico problema e che tra il dire e il fare c'è di mezzo il nostro io, che non sempre ci guida nella giusta maniera o meglio non permette allo Spirito stesso di farci guidare.
Non mi stancherò mai di ripetere, che il dono della lode ispirata è un carisma , e che , ahimè non tutti hanno, e vi assicuro che quasi mai hanno i fratelli del pastorale di servizio, che sono chiamati al governo del gruppo e non alla occupazione di tutti i ministeri. Scusate se sembro polemico sull'argomento, ma il 50% dei problemi che sorgono all'interno delle comunità è proprio dovuto a questo, il pastorale di servizio ha la responsabilità di governo e della promozione dei carismi dei fratelli che vanno messi al servizio della comunità. Poi ci può anche stare che il pastorale apra la lode, dia un saluto ai fratelli, magari un esortazione, ma poi deve lasciare il posto a chi ha il dono.
da qui in poi allego una parte di un insegnamento di Padre Marcello Montanari che sicuramente ci potrà essere di aiuto sul come condurre una lode carismatica:
Una lode ispirata
Se si vuole maturare e crescere occorre superare la fase della lode disorganica, della lode che si svolge in modo slegato, frammentario senza seguire un tema ispirato e preciso. Se è lo Spirito Santo l'ispiratore della preghiera carismatica occorre abbandonarsi a lui ed educarsi all'ascolto con le orecchie del corpo e "del cuore". Lo Spirito Santo ispira la preghiera e la lode tramite la Parola di Dio e la preghiera. E la comunità deve seguire il filo del discorso ispirato dallo Spirito, che è ordine e armonia e guida il gruppo su un tema o pochi temi precisi per ogni incontro. Spesso la preghiera si svolge senza che neppure ci si accorga del tema che lo Spirito ha suggerito. Questo tema spesso nasce con la preghiera di apertura o con il primo brano scelto dall'animatore o addirittura con il canto iniziale scelto da chi è preposto al ministero del canto. Ma se non ci si accorge del tema, come si può rimanere "sul" tema'? I fratelli della comunità non riescono a seguire il filo del discorso e ad abbandonarsi allo Spirito Santo che guida armoniosamente l'orchestra. In tal caso gli interventi di preghiera, di lettura della Parola di Dio e, in particolare, le profezie, non vengono dallo Spirito: sono soltanto personali, pie esortazioni di questo o quel fratello.
Perché è difficile arrivare alla preghiera ispirata?
Persiste ancora un atteggiamento individualistico. I fratelli sono più preoccupati di portare se stessi e i propri bisogni piuttosto che abbandonarsi allo Spirito e lasciarsi trasformare da lui. Questo significa chiusura all'irruzione dello Spirito. Per verificare questo basta vedere come nei gruppi si accoglie e ci si sofferma sulla Parola di Dio e sulla profezia. Perché l'incontro abbia una fisionomia carismatica occorre che il gruppo si soffermi a lungo sul tema ispirato dallo Spirito Santo. Quindi poca Parola, ma assimilata, pregata, accolta. E tutti devono entrare e rimanere sul tema per tutto il tempo che dura l'ispirazione.
Uno dei compiti dell'animatore è quello di far camminare il gruppo sul binario voluto dallo Spirito Santo e sapervelo ricondurre quando qualche fratello interviene con preghiere non pertinenti al tema proposto. E inutile lodare Dio per i fiori e le stelle (o altro), quando Dio stesso ci sta donando una Parola di salvezza che può illuminare tutta la nostra vita. È fuori luogo intervenire con un tema o una lettura della Parola di Dio diversa, quando il tema precedente non è stato ancora assimilato dalla comunità. Leggere troppi brani è come viaggiare in treno: si vedono passare velocemente le cose ma non sappiamo come sono fatte...
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