I DONI E I CARISMI DELLO SPIRITO SANTO
Per iniziare a poter parlare
dei doni e dei carismi, occorre avere chiara, una pagina del Vangelo di Giovanni, al cap.14 dal vers.15/17 che cosi recita:
15 Se
mi amate, osserverete i miei comandamenti. 16 Io pregherò il Padre ed
egli vi darà un altro Consolatore perché
rimanga con voi per sempre, 17 lo Spirito di
verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi
lo conoscete, perché egli dimora presso
di voi e sarà in voi.
Dunque
in sintesi questa Parola vuole dirci che lo Spirito abita in ciascuno di noi, e ce ne dà ulteriore conferma, l’apostolo Paolo nella
lettera ai Romani al cap. 8 vers. 14/17 Che:
14 Tutti
quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di
Dio. 15 E voi non avete
ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno
spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!». 16 Lo
Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. 17 E se siamo figli, siamo anche eredi:
eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze
per partecipare anche alla sua gloria.
Per questo dico che per parlare di doni è carismi bisogna
partire da questa verità di fede, ossia la consapevolezza che ognuno è erede di
questa eredità. Che è rappresentata dal Consolatore di cui ci parla Gesù Vang.di Giovanni, e ………se a questo consolatore , lasceremo guidare la
nostra vita alla fine ci farà
partecipare alla gloria del cielo, perché tutto ciò che noi facciamo anche qui
ora ha come metà il Paradiso e la vita eterna , dove i nostri occhi godranno
dello splendore di Dio.
Adesso, fatta questa premessa, possiamo entrare nell’argomento, e giustamente inizierò dai Doni dello Spirito
e ci affideremo innanzitutto alla definizione che né dà il catechismo della
chiesa cattolica:
I
sette doni dello Spirito Santo sono la sapienza, l'intelletto,
il consiglio, la fortezza, la scienza, la pietà e il timore di Dio.
Appartengono nella loro pienezza a Cristo, Figlio di Davide. 104 Essi completano e portano alla perfezione
le virtù di coloro che li ricevono. Rendono i fedeli docili ad obbedire con
prontezza alle ispirazioni divine.Il ccc dice che i doni appartengono nella loro pienezza a Cristo, in quanto profetizzato dal profeta Isaia che dirà al cap.11:
Isaia 11
1 Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
2 Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
2 Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
I doni
ordinari dello Spirito Santo vengono elargiti a tutti i battezzati che vivono
in stato di grazia. (che cioè non hanno commesso peccati mortali o che si sono
confessati dopo averne commessi).
Essi si sviluppano e si potenziano durante il cammino di fede, ci attestano è testimoniano in maniera concreta che lo Spirito Santo abita in noi, e che dunque siamo "templi viventi di Dio" lo dice Paolo nella. 1Cor 3,16).
Essi si sviluppano e si potenziano durante il cammino di fede, ci attestano è testimoniano in maniera concreta che lo Spirito Santo abita in noi, e che dunque siamo "templi viventi di Dio" lo dice Paolo nella. 1Cor 3,16).
…Cosa sono?
Per fare un
esempio a noi vicino potremmo dire che la nostra vita è paragonata a quella di
un contadino che dopo aver raccolto il grano lo porta ad una macina che è
spinta a forza delle sue braccia, ma se a
questa si aggiungono le vele delle pale del mulino tutto diventa meno faticoso e facile.
Bene noi
siamo quei contadini, le nostre braccia che spingono la macina rappresenta il
nostro impegno di vivere la coerenza della fede, le pale del mulino
rappresentano i doni dello Spirito Santo, è il vento che soffia è lo Spirito
Santo, tutto dunque diventa più facile per coloro che sono guidati dallo
Spirito.
…Quanti sono?
I doni dello
Spirito Santo sono sette
…Quali sono?
…Quali sono?
Consiglio,
fortezza, intelletto, pietà, sapienza, scienza e timor di Dio
Chiaramente
dirò poche cose non perché le cose da
dire siano poche , ma perché il tempo è quello che è.
Consiglio
Il dono del consiglio, e quel dono che ci permette di capire il progetto d’amore che Dio ha su di noi e la strada giusta per realizzarlo. Anche su questo voglio insistere, Dio ha un progetto su di te, metti il tuo cuore in ascolto, perche attraverso il dono del consiglio comprenderai la tua vocazione. Questo dono agisce in noi in due modi: ci fa diventare, anche consiglieri per gli altri in grado di trasmettere le nostre esperienze di fede, ma ci fa anche riconoscere, che anche noi siamo bisognosi di consigli nel nostro quotidiano , consigli che ovviamente otteniamo attraverso la preghiera, e comunque sui quali siamo chiamati a discernere.
Fortezza
È il dono del coraggio, della costanza, della tenacia: Pensate a Maria, se in lei non ci fosse stato questo dono.
Il dono del consiglio, e quel dono che ci permette di capire il progetto d’amore che Dio ha su di noi e la strada giusta per realizzarlo. Anche su questo voglio insistere, Dio ha un progetto su di te, metti il tuo cuore in ascolto, perche attraverso il dono del consiglio comprenderai la tua vocazione. Questo dono agisce in noi in due modi: ci fa diventare, anche consiglieri per gli altri in grado di trasmettere le nostre esperienze di fede, ma ci fa anche riconoscere, che anche noi siamo bisognosi di consigli nel nostro quotidiano , consigli che ovviamente otteniamo attraverso la preghiera, e comunque sui quali siamo chiamati a discernere.
Fortezza
È il dono del coraggio, della costanza, della tenacia: Pensate a Maria, se in lei non ci fosse stato questo dono.
Anche questo
dono ha due dimensioni, quella passiva che ci aiuta a resistere agli attacchi
del male, mentre quella attiva che è la forza d’attacco per vincere il male con
il bene. Dirà Paolo …tutto posso in
colui che mi dà forza .
Alcuni ideali
del Vangelo sembrano irraggiungibili, ( perdonate
quelli che vi hanno fatto del male) potremmo riuscire a farlo se non
avessimo questo dono. Chi è il debole ? colui che perdona ? o colui che non perdona, il debole è colui che
non perdona , pertanto parliamo dunque di una forza divina. Per questo se
vogliamo davvero incarnare il vangelo nel nostro quotidiano , dobbiamo essere
umili e chiedere l’aiuto dello Spirito Santo tramite il dono della Fortezza.
Intelletto
Il dono dell'Intelletto ci aiuta a non essere superficiali, ci permette di arrivare al cuore delle cose, a capire meglio anche ciò che ci accade intorno. Questo dono può agire in diversi modi: può darci la capacità di agire in noi stessi per correggere ciò che non và, oppure ci aiuta a conoscere e capire gli altri, ma può essere anche l’intelligenza spirituale per leggere e comprendere meglio la Bibbia ma anche per non incappare nelle trappole del maligno.
Intelletto
Il dono dell'Intelletto ci aiuta a non essere superficiali, ci permette di arrivare al cuore delle cose, a capire meglio anche ciò che ci accade intorno. Questo dono può agire in diversi modi: può darci la capacità di agire in noi stessi per correggere ciò che non và, oppure ci aiuta a conoscere e capire gli altri, ma può essere anche l’intelligenza spirituale per leggere e comprendere meglio la Bibbia ma anche per non incappare nelle trappole del maligno.
Pietà
Il dono della Pietà non ha nulla a che fare con il senso che noi generalmente gli attribuiamo, in pratica non è un avere pietà verso qualcuno, è invece l’amore famigliare tra i genitori e i figli. E’ il dono che più ci viene facile incarnare nella nostra vita, anzi lo consideriamo viscerale, ….quale Padre o quale Madre non ama i propri figli e viceversa.
Ma la Pietà è anche il dono che ci aiuta a credere sul serio che Dio è Tuo Padre e che ci ama, e che ci dà forza, pace e gioia.
Il dono della Pietà non ha nulla a che fare con il senso che noi generalmente gli attribuiamo, in pratica non è un avere pietà verso qualcuno, è invece l’amore famigliare tra i genitori e i figli. E’ il dono che più ci viene facile incarnare nella nostra vita, anzi lo consideriamo viscerale, ….quale Padre o quale Madre non ama i propri figli e viceversa.
Ma la Pietà è anche il dono che ci aiuta a credere sul serio che Dio è Tuo Padre e che ci ama, e che ci dà forza, pace e gioia.
Il dono della Pietà porta a fidarci di Dio con lo stesso abbandono di un bambino che si
sente sicuro tra le braccia di papà e mamma anche quando è sospeso sul vuoto.
Sapienza
E' il dono che perfeziona la virtù della carità, … e risiede nello stesso tempo nell'intelletto, … e nella volontà, …perché effonde nell'anima luce ed amore. Questo dono permette di scrutare le realtà di Dio, riuscendo a vedere in tutto quello che ci accade ogni giorno, la presenza di Dio e la sua volontà.
E' il dono che perfeziona la virtù della carità, … e risiede nello stesso tempo nell'intelletto, … e nella volontà, …perché effonde nell'anima luce ed amore. Questo dono permette di scrutare le realtà di Dio, riuscendo a vedere in tutto quello che ci accade ogni giorno, la presenza di Dio e la sua volontà.
La Sapienza
è il dono che ci concede il gusto della conoscenza del creato
….. e quindi
del suo Creatore.
Essa ci aiuta soprattutto a saper distinguere
il bene dal male. La Sapienza può nascere in noi solo come dono di Dio perchè ha Dio come origine e come fine: Dio
ama me, io amo Dio. E' questa una relazione che non nasce dalle nostre forze, ma che c'è stata regalata da LUI.
Scienza
Può essere espresso anche col termine "conoscenza" che nella Bibbia significa anche "amare". Chi ama capisce meglio, capisce prima, capisce di più. Il dono della Scienza insegna ad amare una persona se la si vuole capire e anche Dio lo si comprende solo amandolo.
Scienza
Può essere espresso anche col termine "conoscenza" che nella Bibbia significa anche "amare". Chi ama capisce meglio, capisce prima, capisce di più. Il dono della Scienza insegna ad amare una persona se la si vuole capire e anche Dio lo si comprende solo amandolo.
Mentre nel
nostro linguaggio "scienza" significa , conoscenza umana di tipo
tecnico, mediante la quale si arriva a dominare il mondo,
mentre nel
linguaggio biblico "Scienza" è la capacità di conoscere il mondo,
senza dominarlo, ma, al contrario, riconoscendo Dio come Creatore.
Timor di Dio
Il dono del Timore ci fa diventare consapevoli della grandezza di Dio, Egli è buono, ma è anche forte e potente. A lui si devono rispetto e ubbidienza: Dio non si può prendere in giro, anzi Dio non si fa prendere in giro.
Il dono del Timore ci fa diventare consapevoli della grandezza di Dio, Egli è buono, ma è anche forte e potente. A lui si devono rispetto e ubbidienza: Dio non si può prendere in giro, anzi Dio non si fa prendere in giro.
Il Timor di
Dio ci è donato anche per ricordarci che non possiamo fare sempre quello che ci
pare e piace perchè non siamo noi i padroni del bene e del male, quindi non
possiamo far diventare giusto ciò che è ingiusto, lecito ciò che è illecito. Timor di Dio non è ….. paura di Dio, ma
è rispetto e stima verso di Lui, se ci può essere una …..sfumatura di paura
deve essere quella di perdere Dio o di offenderlo. Il Timor di Dio mira inoltre
a ricordarci un dovere molto importante: il dovere di non dire stupidaggini su
di Lui.
Bene ci
sarebbero state sicuramente cose da aggiungere ma…………..adesso parliamo dei
carismi, e non ne parleremo andando ad
esaminare carisma per carisma cosi come abbiamo fatto per i doni , ma mi soffermerò sull’aspetto più del
servizio, piuttosto che la descrizione di essi, che se pur importante si può
fare in una fase successiva….Chiaramente anche qui per entrare nell’argomento,
dobbiamo entrare dalla porta principale, ovvero dalla Parola di Dio:
1Corinzi
al cap 12 leggiamo
1 Riguardo ai doni dello Spirito,
fratelli, non voglio che restiate nell'ignoranza. 2 Voi sapete
infatti che, quando eravate pagani, vi lasciavate trascinare verso gli idoli
muti secondo l'impulso del momento. 3 Ebbene, io vi dichiaro: come
nessuno che parli sotto l'azione dello Spirito di Dio può dire «Gesù è
anàtema», così nessuno può dire «Gesù è Signore» se non sotto l'azione dello
Spirito Santo.
4 Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; 5 vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; 6 vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. 7 E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune: 8 a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza; 9 a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell'unico Spirito; 10 a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l'interpretazione delle lingue. 11 Ma tutte queste cose è l'unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole.
4 Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; 5 vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; 6 vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. 7 E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune: 8 a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza; 9 a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell'unico Spirito; 10 a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l'interpretazione delle lingue. 11 Ma tutte queste cose è l'unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole.
28 Alcuni perciò
Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo
come profeti, in terzo luogo come maestri; poi vengono i miracoli, poi i doni
di far guarigioni, i doni di assistenza, di governare, delle lingue. 29 Sono
forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti operatori di
miracoli? 30 Tutti possiedono doni di far guarigioni? Tutti parlano
lingue? Tutti le interpretano?
31 Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte
31 Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte
Siamo,
così, introdotti attraverso la Parola Di Dio negli argomenti che ci interessa
trattare oggi.
Voglio partire da un'espressione di S. Paolo
che abbiamo già ascoltato, ma non ancora commentato: "A ciascuno
- dice - è data una manifestazione particolare dello Spirito per
l'utilità comune " . Mi preme ora sottolineare le parole: "una
manifestazione particolare dello Spirito". Dunque, il carisma è una
manifestazione, o epifania, dello Spirito; è un modo parziale, ma autentico, di
manifestarsi dello Spirito.
Con ciò si è
detta una cosa molto seria; si è detto che i carismi, o non ci sono affatto in
una persona, o, se ci sono, si potrebbero presto guastarsi , nella misura in
cui questi non sono il manifestarsi
spontaneo o naturale dello Spirito che riempie il cuore e la vita.
Semplificato ancora:
"Non chiunque dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei
cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato
nel tuo nome (primo carisma!) e cacciato i demoni nel tuo
nome (secondo carisma!) e compiuto molti miracoli nel tuo
nome (terzo carisma!)? ho animato un
sacco di preghiere, sono stato eletto nei pastorali di servizio, ho fatto tanti
insegnamenti, ho predicato per te. lo però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi
da me, voi operatori di iniquità " (Mt 7,21-23).
Perché Gesù
risponde con tanta durezza, fino al punto di chiamarci operatori di iniquità…. Come
mai questa gente che profetizza, che scaccia i demoni e opera molti miracoli,
si sente dire, nel giorno del giudizio: "Via da me!"?
I carismi
non possono essere qualcosa di staccato dalla nostra vita, sono infatti la
conseguenza naturale e dico anche “straordinaria” di una vita coerente al
Vangelo.
E' perché
quei carismi non sono la "manifestazione" autentica di una vita
guidata dallo Spirito di Gesù, ma sono qualcos'altro; ….sono , semmai,
ostentazione dello Spirito per l’utilità personale , e non manifestazione dello Spirito per l’utilità comune. Apro una piccola parentesi ………….
Personalmente
trovo molto disagio, quando mi trovo davanti a fratelli che cercano
l’affermazione di un loro presunto carisma, che si auto compiacciono dei loro
ruoli, fratelli che si convincono per il solo fatto che la comunità gli
riconosce un carisma, per forza devono avere anche gli altri, fratelli che pur
di primeggiare mettono a morte i carismi che il Signore fa sbocciare
all’interno delle loro comunità. Guai a questi pastori stolti dice la Parola di
Dio, perché dovranno dare conto, di tutte le volte che sono stati pietre di
inciampo, nella realizzazione del Regno di Dio.
Così avviene
anche quando si abusa dei doni di Dio per la propria gloria o utilità, senza
accettare che la vita nello Spirito passa attraverso la croce, e dunque in uno
Spirito si servizio , unto nell’umiltà e nella sottomissione ai fratelli.
Allora, è
più importante una vita offerta, e non dico sottomessa, ma dico una vita
offerta allo Spirito, o una vita che tenda ad essere vissuta, compiacendo se
stessi, attraverso i carismi ricevuti.
Per
questo dobbiamo tuffarci in una
prospettiva di conversione vera ….,…reale, smettendo di pensare ai carismi come
a dei bei doni che, a un certo punto, grazie all'effusione dello Spirito, sono entrati nella nostra vita, solo per farci
sentire più importanti.
Questo sarebbe, in tal caso, come indossare il
solito abito vecchio , che per renderlo più bello lo si riempie di lustrini
luccicanti , e non un vero abito nuovo. Il
cristiano che indossa l’abito vecchio,
sa da se che chi lo incontra guarderà ai
suoi lustrini e appena toglierà i
lustrini (che rappresentano i doni e i carismi), sa che nessuno poserà lo
sguardo su di lui, ben diverso sarà
colui che all’abito nuovo (ovvero una vita convertita ) aggiungerà i Doni dello
Spirito, chi lo guarderà non si soffermerà sui lustrini, ma all’abito nuovo, e
alla sua nuova vita , unta dallo Spirito , perché vissuta nello Spirito e
perché ne rende testimonianza.
S. Paolo esprime
bene tutto questo quando afferma che i carismi devono essere l'espressione di
una vita "secondo lo Spirito"; i carismi infatti sono al sicuro solo
in coloro che, "mediante lo Spirito, fanno morire le opere della
carne" (cfr. Rin 8,13). Questo ci spiega come mai tante persone si siano
fermate per la strada, dopo un inizio folgorante nel cammino di fede, sia nel Rinnovamento
o anche in altri cammini , o addirittura,
siano tornate indietro.
E’ come
accendere un fuoco nel camino per riscaldare la casa , dapprima si accende il fuoco con del materiale facilmente infiammabile, come
carta, paglia, o arbusti secchi. Ma finita quella prima fiammata, o il fuoco è
riuscito ad accendere i pezzi di legno grandi, e allora durerà fino al mattino e
riscalderà tutta la casa, o se quella fiamma iniziale non è riuscita ad accendere
i tronchi più grandi , allora non
succede proprio nulla; si è trattato, appunto, di un "fuoco di
paglia".
Se vogliamo
vivere una nuova nascita nella fede attraverso lo Spirito, o la fiamma iniziale
si attacca al cuore e lo trasforma da cuore di pietra in cuore di carne, o non
giunge al cuore, e allora si consuma
presto e non lascia traccia di sé.
L'ultima
cosa che devo dire, qui, circa i carismi, e che essi non possono andare insieme con il
peccato e di certo non hanno convivenza in un cuore preso dal rancore,
dall’odio, o dall’indifferenza.
Dunque bisogna rompere definitivamente con il
peccato. E se questo vale per tutti, vale ancora di più per coloro che
intendono ricevere una nuova effusione
dello Spirito, tutto quello che il Signore vuole da voi è questo.
Non è
scegliere quale carisma chiedere (è meglio, anzi, non chiedere proprio niente e
lasciare che sia lo Spirito a distribuire i suoi doni "come vuole").
La cosa veramente importante è offrire al Signore il desiderio di una vita in
Lui e con Lui.
Non un abito
rattoppato ma il desiderio di un abito nuovo, dove sia Lui poi ad adornarlo.
Beati noi se, in questa circostanza, e alla
fine di questo seminario di vita nuova ,
riusciremo a dire a Gesù: "Signore,
io ti accetto come Signore e padrone della mia vita, adesso tu spezza la mia vera radice di peccato, e liberami
dalle catene che ancora mi impediscono di correre liberamente verso di te.
[1]Se anche parlassi le
lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un
bronzo che risuona o un cembalo che tintinna………………….
.Gesù è il Signore
NICOLA DI PIAZZA
NICOLA DI PIAZZA
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